sabato 28 febbraio 2015

UN POVERO SICARIO

Un povero sicario
Sono un povero sicario
con un misero salario
 uccido su commissione 
ed agogno una pensione,
son anni che lo faccio
sparo dritto con il braccio
 ho una mira da paura 
dei bersagli ho la misura.
Son temuto nel mio ambiente 
e mi chiamano “u pezzente”
prima sparo sopra il petto
poi in testa per rispetto
ma ho un codice d’onore 
di colpire a certe ore 
sono un killer d’altri tempi
non ho fatto molti scempi.
Sono freddo e molto cinico
sono stato un caso clinico
il mio prezzo era modico 
il mio fare un poco zotico
500 euro per un decesso
ogni volta un po’ depresso
 Mai vi giuro sul mio onore
 ho colpito bambini e signore 
mai persone o gente onesta 
mai sparato nei giorni di festa
chi mi diede tante commissioni 
ha un acronimo, un certo Tony
faceva parte della banda dei Lupi
una gang terribile dei tempi cupi
Ho ucciso tanti uomini che intrallazzavano
affaristi che rubavano 
del potere loschi figuri
facce truci e cuori duri
Da una visita oculistica 
con dettaglio da enigmistica 
il dottore Cardelli Alfredo 
ha notato che ormai non vedo
Con rammarico e tristezza
 mentre getto l’ immondizia 
la pistola sempre al fianco 
con il fido socio Franco
 ho capito ormai sicuro
pianto la pistola sopra un muro
 Ma siccome io non mi piego 
e non trovo ormai un impiego
 ho deciso di aprire un negozio 
per combattere quest’ozio cosa dite ?
 perché fate le spallucce? io ricarico…cartucce