Un povero sicario
Sono un povero sicario
con un misero salario
uccido su commissione
ed agogno una pensione,
son anni che lo faccio
sparo dritto con il braccio
ho una mira da paura
dei bersagli ho la misura.
Son temuto nel mio ambiente
e mi chiamano “u pezzente”
prima sparo sopra il petto
poi in testa per rispetto
ma ho un codice d’onore
di colpire a certe ore
sono un killer d’altri tempi
non ho fatto molti scempi.
Sono freddo e molto cinico
sono stato un caso clinico
il mio prezzo era modico
il mio fare un poco zotico
500 euro per un decesso
ogni volta un po’ depresso
Mai vi giuro sul mio onore
ho colpito bambini e signore
mai persone o gente onesta
mai sparato nei giorni di festa
chi mi diede tante commissioni
ha un acronimo, un certo Tony
faceva parte della banda dei Lupi
una gang terribile dei tempi cupi
Ho ucciso tanti uomini che intrallazzavano
affaristi che rubavano
del potere loschi figuri
facce truci e cuori duri
Da una visita oculistica
con dettaglio da enigmistica
il dottore Cardelli Alfredo
ha notato che ormai non vedo
Con rammarico e tristezza
mentre getto l’ immondizia
la pistola sempre al fianco
con il fido socio Franco
ho capito ormai sicuro
pianto la pistola sopra un muro
Ma siccome io non mi piego
e non trovo ormai un impiego
ho deciso di aprire un negozio
per combattere quest’ozio
cosa dite ?
perché fate le spallucce?
io ricarico…cartucce