domenica 26 luglio 2009

Il DIROTTATORE


IL DIROTTATORE – RACCONTO DI UNA VITA ESTREMA


La mia è un storia alquanto strana e non so quanto possa interessarvi,ma prima che il caldo offuschi la vostra mente e le gocce di sudore che colano dalla fronte raggiungano questa pagina sino a stingere le mie parole e di esse farne una macchia informe e imprevedibile,ho una voglia matta di raccontarvela e spero voi di leggerla. La necessità di spifferare questi fatti nasce da una mia precisa volontà,non vorrei che altri esseri umani conducessero una vita come la mia probabilmente interessante e coinvolgente,ma ritengo non sia da emulare ne vorrei che qualcuno che lo facesse. Non mi ritengo di essere stato un modello esemplare di virtù od un eroe alla ricerca di una collocazione nei libri di storia o nelle cronache dei nostri giorni,ma un uomo come tanti altri che ha fatto delle scelte e consapevolmente ne ha pagato le conseguenze,ma da cui ha carpito il senso profondo della propria piccola esistenza .Mi chiamo Carlos Miguel Arena e sono siciliano di padre e calabrese da parte di madre .In realtà mi chiamo Giovanni Michele ma mio padre che era ambasciatore a Portorico decise che era meglio che americanizzassi il mio nome adattandolo al luogo ed alle circostanze in cui vivevamo,questo gli avrebbe procurato meno grattacapi alla sua prestigiosa attività diplomatica .Sono nato a Messina ma già a tre anni mi trovai per ovvii motivi a vivere in un’altra isola posizionata all’estremità est delle Grandi Antille nella maggiore delle isole Vergini Spagnole cioè Puerto Rico facente parte dei Carabi .Sin bambino avevo le idee molto chiare sul mio futuro e sapevo quale sarebbe stato il lavoro ( ? ) che mi avrebbe gratificato.Viaggiavo con mio nonno con un Last Minute dell’Alitalia da Roma a Catania ed avevo dodici anni,dovevamo andare a trovare i parenti in Sicilia che io non avevo mai conosciuto. Mentre mio nonno e gli altri passeggeri dormivano tranquilli io mi alzai dal posto entrai con una pistola giocattolo nella cabina del comandante e dissi serioso:” Dirotta verso la Tunisia e non fare scherzi “.E così scherzando mi trovai a dirottare il mio primo aereo e considerato che ero un piccolo marmocchio fui punito con due sganassoni da parte del nonno e tutto finì nel dimenticatoio,tra le risate del personale di volo ancora incredulo per la bravata compiuta da un bambino pestifero.La mattina andavo a scuola mentre il pomeriggio partecipavo ad un corso relativo alla licenza di pilota di linea di velivolo,ed avevo accumulato parecchie ore di volo al mio attivo. E’ così quando consegnai il diploma nelle mani di mio padre,e lui felice mi disse:”Bravo Carlos Miguel mi hai dato delle immense soddisfazioni ed ora dimmi cosa vorresti fare come lavoro ? Risposi con una semplice parola “ Il dirottatore “ –Non so per quale motivo,ma il mio vecchio mi svenne di fronte e cadde come un pachiderma sul tappeto del suo studio,mentre le sue segretarie starnazzando come le oche sul campidoglio si attivarono con dell’acqua prelevata dall’acquario di pesci tropicali per farlo rinvenire. Certo non fu molto contento della mia scelta,però suo malgrado dovette capitolare di fronte all’evenienza e sul patio della nostra villa a San Juan ( capitale del Portorico) mi chiamò in disparte ed affettuosamente mi disse:”Figliuolo io pensavo che con tutti quei corsi di volo avresti fatto il pilota d’aerei,ma non preoccuparti segui la tua strada ,fai ciò che ritieni giusto io da parte mia non ostacolerò i tuoi sogni anzi sarò sempre accanto a te soltanto una cosa ti chiedo non diciamo a tua madre che vuoi fare il dittatore “..“Dirottatore papà ,si dice di rot ta to re “ -“Come dici tu,il dirottatore. Diremo che hai intrapreso l’attività di commerciante di banane,così potremo giustificare le tue assenze mentre giri per il mondo.” E fù così che iniziai la mia anomala professione,ed il mio esordio da adulto avvenne proprio su un volo in partenza dall’aereoporto di San Juan con dieci amici d’infanzia prescelti ed insieme costituimmo un gruppo terroristico anomalo ed in perfetta sintonia. Le motivazioni che ci spingevano a dirottare gli aerei non avevano alcun fondamento politico,sociale o che altro,era solo un modo insolito e pericoloso per guadagnare tanti soldi. Io personalmente avevo un motivo valido che si basava sul dominio assoluto di un mezzo aereo,cento,duecento o anche sessanta persone in preda al panico più assoluto e senza controllo di se stessi in balia di un uomo che decide sul loro destino in grado di deviare l’obbiettivo della meta. E mentre l’adrenalina raggiunge il massimo livello,come in preda ad un’orgasmo mi sentivo padrone del mondo,del mezzo di trasporto,dell’aria,mi sentivo al pari di una divinità in grado di dominare sul cielo,sul tempo ed anche sui sentimenti e sul terrore che si dipingeva sui volti di quelle povere vittime. La mia specialità era la trattativa con le autorità,con le torri di controllo,con i funzionari della polizia e dei servizi di sicurezza ,ed in questo campo grazie all’attività di papà di cui avevo carpito tutti i trucchi del mestiere,i comportamenti,le mediazioni,ero diventato un esperto di prim’ordine .Riuscivo ad ottenere quello che richiedevo senza spargimento di sangue e limitando al massimo i danni.Basti pensare che su oltre 130 dirottamenti al mio attivo,il mio gruppo non ha mai ucciso nessun ostaggio,solo qualche pugno e delle intimidazioni ,quali calci e bastonate che hanno provocato al massimo fratture di poco conto .


Oggi a settantacinque anni compiuti,ho deciso di chiudere per sempre con questa mia lunga e stressante attività e dopo aver licenziato i miei compagni di tante avventure,sono salito da solo su un volo di Air china che da Pechino dovrebbe giungere a Kunmig nello Yunnan.Ho fatto lanciare con il paracadute tutti i 130 membri dell’equipaggi compresi i piloti e le hostess e ho preso il comando dell’aereo,la cloche è stretta tra le mie mani non più forti come una volta ed alquanto tremanti risentono anche loro della giovinezza trascorsa.Ho manomesso volontariamente tutti i contatti radio .E’ il mio ultimo lungo viaggio attraverso l’universo ma non so quale sarà la mia ultima meta,la rotta che seguo è quella indicata dal mio destino.Osservo sotto di me l’Oceano immenso con le sue petroliere attraversare la linea d’orizzonte ed i gabbiani accarezzare come il vento la superficie del mare .I miei pensieri si catapultano tra le nubi forate dalla fusoliera ed i miei occhi si chiudono come il giorno stanco prima di essere divorato dal tramonto.La mia vita ormai non mi appartiene più è nel grande gioco delle incognite,in cui per tanto tempo mi sono destreggiato come un puledro ad un rodeo, è stata inevitabilmente dirottata in altre sconosciute dimensioni ,ma è troppo tardi per rendermi conto che sto per essere inghiottito dall’occhio del ciclone.Mi aspettava paziente sulla linea dell’equatore ed ora gli andavo incontro come ad un appuntamento a cui non avrei potuto mancare . .


Se un giorno vi capitasse di visitare Puerto Rico e di andare a San Juan, a Guayama, a Mayaguez ,a Ponce o sulla spiaggia Condado od entrare nella splendida cattedrale di Santa Cruz,chiedete a chiunque incontriate chi era Carlos Miguel Arena ed ognuno di loro dopo avervi raccontato la mia storia vi dirà ….” era il dirottatore più famoso del mondo e di tutti i tempi “.



il dirottatore

sabato 25 luglio 2009

immagine inedita del dirottatore prima dell'ultimo dirottamento



Mi chiamavano il dirottatore, ma il mio nome oggi non ha alcuna importanza.Chiedete invece a Portorico chi ero io e chiunque incontrate vi racconterà la mia storia. Leggetela amici ne vale la pena .

CALDO A CHILI NELLA CITTA' DI MESSINA

Oggi è incredibile il caldo a Messina. Il termometro segna 40 gradi che sono più che sufficienti per schiattare sul bagnasciuga mentre le meduse nella loro freddezza e mollezza colpiscono le nostre pelli nude ed abbronzate come kamikaze impazziti .L'acqua gelida in questo caso è un toccasana per contrastare i raggi solari implacabili e gettarsi tra le acque dello Stretto per cercare un pò di refrigerio è d'uopo.Speriamo di sopravvivere fino a domani .

sabato 11 luglio 2009

NOTIZIE DAL G 8

Nelle vie della città Aquilana ,tra leader ed addetti ai lavori,un personaggio dello spettacolo George ClooneY attore di fama indiscussa è stato visto mano per mano con la bella Carla Bruni,mentre il marito era impegnato in altra sede.Sembra che la bella Carla su insistenza dell'affascinante attore che ha tentato più volte l'approccio abbia detto :"No CONDOM no party ".
Ma il bellimbusto sorridente ed ammaliante come sempre ,uscendo dalla tasca l'oggetto interessato abbia risposto :"I HAVE A CONDOM ".I due non si sono più visti sino alla fine del G8.

mercoledì 8 luglio 2009

L' INCUBO PEGGIORE


QUANDO GIUNGE LA NOTTE , E TUTTO RIMANE AVVOLTO TRA LE
TENEBRE CHE PASSEGGIANO TRANQUILLE TRA I SOSPIRI
DEL VENTO , CHE IMPETUOSO GIUNGE DA LUOGHI INCERTI
E MISTERIOSI, SARA' PROPRIO IN QUEL PRECISO MOMENTO
CHE TI APPARIRA' .
NEL SILENZIO IMPERTURBABILE , PADRONE INCONTRASTATO
DELLE COSE CHE VIVONO NEL BUIO , QUANDO IL NULLA
ANDRA' A RIPOSARE , IL TIC TAC OSSESSIVO DEL VECCHIO
OROLOGIO A PENDOLA TI PENETRERA' NEL CERVELLO
E SOLO ALLORA TI PENTIRAI DI AVERE VISTO IN FACCIA
IL TUO .. ......
PEGGIORE INCUBO
dalla penna quasi consumata di uno tra i più grandi scrittori contemporanei
dell’ ERRORE emh……dell ‘ ORRORE
Considerato il contenuto altamente terrificante del racconto è consigliabile leggerlo durante una notte di plenilunio , in compagnia del farmacista di fiducia e lontano dai pasti , e tenendo in evidenza sul comodino del bicarbonato di sodio ..

Vagavo a dire il vero ,nell’incertezza più assoluta tra i risvolti del silenzio attraverso un luogo che non avevo mai visto in vita mia,ma che tuttavia non mi era del tutto estraneo.Un luogo che mi era apparso in tre sogni ( 4 agosto –19 dicembre – 1 gennaio dell’anno 88bis tetraionico ) che seguendo illogici sentieri onirici si trasformarono in incubi che pur devastando i miei instabili equilibri psichici ,apparivano in interessanti fotogrammi tra loro collegati quasi a volere comporre un disegno delle mie vite precedenti , mi aiutavano a capire i lati oscuri della mia anima e pertanto orientavano la mia ricerca,mitigando la mia ansia e giustificando l’inquietudine che porto con me sin dalla nascita . Imponenti castelli e mura possenti di pietra ,disegnati tra foreste disseminate di faggeti,cavalieri appartenenti ad un passato a me sconosciuto,che brandivano contro me spadoni e lance, ferendomi a sangue ed io che mi battevo con tutte le mie forze a difendere non so cosa, uccidevo uomini come me per un sovrano che non conoscevo .Mi districavo in tali sogni che a dire il vero, mi procuravano una stanchezza che si mescolava ad un piacere ed una goduria intimamente intrisa di paura ,con l’ angoscia di non potere uscire da questi circuiti e la certezza di non ritornare al presente ,unico elemento certo che avrebbe garantito la mia sopravvivenza. Mi salvò da tutto questo un arcobaleno che mi apparve nel terzo sogno, e collegava la riva dei cinque sensi all’immaginario mondo del Nulla, inseguito da due ciclopi e da un centinaio di elfi guerrieri , corsi con tutte le mie forze mentre la mia schiena veniva trafitta da frecce scagliate a ventosa , attraversai tutti i colori dell’iride ed aiutato dalla forza del vento, giunsi sulla riva del presente dove svenni per le ferite riportate.
Mancava ancora qualche luogo per tornare al punto di partenza, e nell’attesa che fosse disegnato il percorso a me destinato mi trovai a passeggiare dentro uno spazio tridimensionale che faceva parte di una favola dei fratelli Grimm, che non mi fu mai raccontata .Incontrai degli abitanti e costoro mi dissero che questa località chiamata NONSAIMAIDIL non fu mai disegnata dai topografi sulle carte geografiche o sulla mappe, perché non poteva essere individuata a causa di un furto subito, infatti nel 400/ 623 avanti Cebion ( uno tra i cinquecento esseri più cattivi della galassia addormentata) alcuni brutti ceffi ne rubarono la latitudine e la longitudine e la gettarono nei pozzi sulfurei ad abissali profondità Camminavo osservando degli irregolari alberi ad alto fusto con larghe foglie di colore verde smeraldo che al mio passaggio sorridevano e mi sussurravano parole sconosciute che venivano percepite distorte dalle mie orecchie. Una scalinata in ebano costituita da docimilacinquecento gradini ,garantiva il collegamento con l’esterno , l’ultimo ostacolo fisico prima di rientrare nel mondo di cui facevo parte . Impiegai mesi per salire in cima ,e quando la scarpa destra toccò l’ultima pedata della scalinata seguita a pochi picosecondi dalla sinistra un brivido corse lungo la schiena Stavo rientrando ...quando ....“Antonio,Antonio svegliati....è una notte intera che ti lamenti ,sei terribilmente agitato...sudi come un maiale ,hai scalciato neanche fossi un puledro al palio di Siena ...Antonio sentimi bene ..ieri sera , e non negarlo perchè me ne sono accorta , ti sei mangiato una boccia intera di peperoni , da stasera si cambia registro,perchè io voglio dormire .
La notte seguente ,Antonio consumo una cena leggera a base di pastina in brodo ed acqua San Gemini.I suoi incubi finalmente sparirono una volta per sempre e con loro sparì anche sua moglie .Antonio tornò ad essere un uomo solitario piangeva pensando a quello che aveva perso rimpiangendo ogni giorno della sua lunga vita quello che non poteva più toccare,accarezzare,amare,il motivo che lo spingeva a rientrare a casa ogni sera,la boccia di peperoni. della nonna Margherita . Se ne fece una ragione e diventò suo malgrado una persona felice.









AFORISMI

  • AFORISMI & ISTERISMI DI MIC

    C’è chi la realtà ha il coraggio di guardarla in faccia, io invece mantengo un atteggiamento snob e mi limito a guardarla di spalle
  • Il mio conto corrente bancario mesi fa era modesto e non pretendeva nulla ,ma da quando è stato insignito del codice IBAN si è veramente montato la testa .
  • La mia città quante volte l’ho ripetuta questa parola ,la mia “città” ero fiero della sua bellezza,della sua magnificenza e del suo splendore,la mia città e lo andavo a spifferare ai quattro venti .La mia grande città ,tutta mia è la città lo cantavo e la gente mi guardava come fossi matto.Poi un giorno quando mi fu recapitato l’ICI e lessi l’importo da capogiro che corrispondeva a circa un milione e quattrocentomila euro andai di corsa dal Sindaco e gli spiegai che il mio era un modo di dire, era un eufemismo ,io possedevo solo un piccolo monovano di 35 metri quadrati non la città .Bastò una visura all’agenzia del territorio e l’Ufficio preposto mi fece lo sgravio fiscale.Il giorno dopo camminando tra le strade della..città ( e basta ) andai felice urlando a squarciagola “ la città, la vostra città ma che bella questa “ vostra città “.
  • Non ho paura di morire ,non temo quella signora vestita di nero che cammina con quella falce arrugginita per ogni dove ,ma lo stesso non posso dire di quella grassa viscida ed odiosa signora impiegata presso l’esattoria comunale che attende ghignando che arrivi il mio numero sul display luminoso , per avermi suo “ davanti allo sportello degli incassi ”.
  • Teorema del cugino di secondo grado di Pitagora
    Il quadrato costruito senza cemento da un’impresa non in regola con i contributi INPS sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti con regolare concessione edilizia ma non conforme alla normativa sismica sui due cateteri.
    Per dirla in breve un gran pastrocchio.
  • Se devo essere sincero per una volta nella mia vita devo confidarti che io in realtà non sono quello che sembro ma quello che appaio anche se mi vedi un po’ sfocato .
  • Dopo una lunghissima vita ho avuto una breve morte
  • Un mercoledì pensavo a quel lunedì quando ti promisi che martedì ti avrei organizzato per domenica una festa a sorpresa .Tu mi punisti a dovere e mi lasciasti giovedì mentre io avrei preferito mercoledì che non c’era la partita ,non c’è che dire un tempismo perfetto.

martedì 7 luglio 2009

I TRE PORCELLINI ( di Jacobs Joseph )

I TRE PORCELLINI ( di Jacobs Joseph )

I TRE PORCELLINI ( di Jacobs Joseph 1854 – 1916 )
Rivisitata e rielaborata da Michele Giunta del giugno 2009
C’erano una volta quattro porcellini ,purtroppo uno di loro fu trasformato in salciccia ( molto gustosa peraltro )e rimasero solo in tre.Si chiamavano Evaristo il più piccolo,Samuele il medio ed Massimo il più grande.Questi tre porcellini vivevano con i genitori e crebbero così in fretta che la mamma un giorno li chiamò e disse loro:” Figliuoli miei sappiate che è giunta…”
“Michele Giunta ? “ disse il più grande
“Ma no quale Michele Giunta d’Egitto,dicevo che è giunta l’ora….
“Della merenda gnam..gnam evviva “ disse il medio
“Ma quale merenda,dicevo che giunta l’ora che voi andiate via da qui,la casa è piccola voi pesate 200 chili ognuno e per farvi mangiare dovrei fare un mutuo decennale.D’altronde ormai che vi siete laureati e siete diventati degli architetti potete mettere a frutto quanto vi hanno insegnato all’Università. Ordunque andate e costruitevi una casa ed io vi prometto che verrò a trovarvi ogni qualvolta lo desideriate e vi porterò la spazzatura che avanza e due camion di fango dello stagno così potrete farvi un bagno caldo “.
“ E l’I.C.I. come la paghiamo mammina cara ? disse Evaristo
“Ma ragazzi l’ICI ormai per la prima casa non si paga più non lo sapevate ?
E così tra pianti ed abbracci, i tre porcellini se ne andarono e la loro strada si divise in tre parti Massimo spiegò che ognuno di loro avrebbe dovuto prendere una direzione diversa,anche perchè rimanendo uniti avrebbero suscitato le invidie della gente che al loro passaggio avrebbe cantato :”Siete i tre porcellin porcellin porcellin, siete i tre porcellon ,porcellon e così via dicendo.E prima del mesto congedo Massimo li avvisò di stare attenti al pericoloso lupo che viveva nel bosco e grugnendo come solo un maiale sa fare,andò a sinistra.Il porcellino medio andò a destra e il piccolo invece prese la via centrale.Il porcellino piccolo incontrò un uomo che portava della paglia e gli disse :”Per piacere potresti darmi della paglia che voglio costruirmi una casa “? E l’uomo rispose :”Certo ti darò tutta la paglia che vuoi ,tanto io ne ho fienili pieni “ .E così il porcellino in poche ore riuscì a completare una casetta graziosa e confortevole.
Il porcellino medio invece incontrò un certo Meloro che vendeva legname e acquistò il quantitativo necessario assi,travi,chiodi e colla vilinica ….
“Colla vilinica ? Scusi signor Mic capisco che lei ha inventato questa storiella assurda ma io mica incontrare Giovanni Mucciaccia di Art Attack ? Non devo fare un cartellone ma una casa quindi rettifichi il testo “in corso d’opera “ - disse il maialino medio .
Allora riprendendo il filo del discorso ,acquistò assi,travi,chiodi e tenaglie e all’atto di pagare disse :”Posso farle un assegno post- datato signor Meloro ? “
E Meloro sorridendo disse :”Va bene lo prendo si vede che sei un buon uomo “?
“Uomo? Ma io sono un maiale “?
E Meloro saggio come sempre rispose :”Sapessi quanti uomini vengono giornalmente ad acquistare al mio magazzino e sono invece dei “maiali” ,tu invece sei un maiale ma da te traspare una grande saggezza ed un equilibrio interiore che possiedono solo i migliori uomini “
Il porcellino non capì nulla del senso ermetico contenuto in quella frase ,ma ringraziò e andò via di corsa,anchè perché l’assegno che gli aveva lasciato era fasullo.Andò sulla collina e disse tra se e se “Costruirò la mia casa con il legno anche perché il legno è più resistente della paglia “.Lavorò tutto il giorno come un forsennato e quando la finì sospirando disse :”Adesso il lupo non mi prenderà più e non potrà mangiarmi.Il Porcellino grande invece lungo il suo cammino dopo aver attraversato Faro Superiore ,Curcuraci e le Quattro Masse vide un uomo che trasportava mattoni e gli disse :”Per favore dammi un po’ di mattoni voglio costruirmi una casa E l’uomo disse :”Te li regalo tutti,anchè perché per presentare il progetto all’Urbanistica dovrai superare un ‘ostacolo niente male,sai che quest’area rientra nelle Z.P.S. ? E così spiego al maiale tutta la situazione politica,urbanistica ed alla fine il povero maiale esterrefatto fine disse:” Cose da pazzi e dunque io per farmi una casetta devo affrontare questo intricato ed inestricabile iter amministrativo ? Sarò un maiale ma mica un fesso ,ho deciso la farò abusiva.E così in pochi giorni lavorando sotto la pioggia ed il vento, lo scirocco e la tramontana riuscì a completare la casetta in mattoni .Quando il lupò reduce da una dieta mediterranea per problemi di natura gastrica ,fù preso dai morsi della fame si diresse verso la casetta di paglia e quando arrivò a destinazione disse :”Porcellino,porcellino fammi entrare per favore ,sono il famelico lupo
“Della Sila ? “
“Ma quale Sila quello è mio cugino io sono il lupo di Messina,orsù apri che ti devo mangiare ho fame “. Ma il porcellino furbo non si lasciò intimidire e fuggì da un cunicolo che aveva scavato in caso di emergenza e raggiunse lesto la casetta di legno di suo fratello.Nel frattempo il lupo aveva abbattuto la casetta di paglia e si era mangiato tutto quello che aveva trovato nel frigorifero marmellata,cotolette,burro e sofficini .Poi sazio disse:”maledetto è fuggito almeno qualcosa ho mangiato, ma ora li raggiungo nella casetta di legno .Prese il navigatore satellitare dell’ultima generazione precisissimo ed infallibile e come il mio amico Gianfranco Greco arrivò in tutt’altra parte,solo grazie alle informazioni di un guardiacaccia riuscì a trovare la casetta di legno dove i due porcellini si erano rifugiati .Bussò alla porta come un ossesso, dicendo:” Fatemi entrare che vi devo arrostire assieme a delle patate che ho comprato nella rosticceria accanto,aprite altrimenti sfondo la porta “.E così mentre con un piede di “porco” si accingeva a forzare la porta in legno massello,i due porcellini fuggirono dalla porta di servizio e correndo come qualcuno che si trova di fronte l’ufficiale giudiziario ,si rifugiarono nella casetta in mattoni del fratello maggiore .Il lupo entrò nella casetta di legno,distrusse tutti i mobili e si mangiò una gallina di plastica e dei biscotti scaduti, poi stancò dei chilometri percorsi decise stavolta di prendere la nuova metroferrovia ma quando si rese conto che stava per arrivare a Galati scese a volo e con un passaggio rientrò nel bosco. Finalmente il povero lupo stanco come non mai,arrivò nella collina dove ergeva la casetta in mattoni e avvicinandosi alla porta urlò :”Porcellini in nome della legge aprite sono il Lupo ho un mandato di arresto pardon di “arrosto” per voi tre,avete due minuti di tempo per aprire questa porta,dopo apriremo il fuoco “.I porcellini si sbellicarono dalle risate ed affacciandosi dal balcone del primo piano emisero delle rumorose pernacchie che rimbombarono per tutto il bosco.Il Lupo furioso e in preda all’ira prese una ruspa e quando la benna stava per abbattersi sul muro della casetta arrivarono due volanti della guardia forestale con le sirene spiegate a bloccare la sua azione dsitruttiva :Un agente con la pistola in pugno rivolta verso il lupo intima al soggetto in questione :”In alto le mani signor lupo e da giorni che la seguiamo ha già distrutto due case ed ha scombussolato la pace dentro questo tranquillo bosco,lei è in arresto scenda da questo mezzo”
Il lupo sconsolato scese dalla ruspa e davanti agli agenti piangendo si levò una maschera ed il costume dicendo :”Ma quale lupo e lupo,sono un funzionario regionale dell’Assessorato con questo stupido trucco volevo solo verificare se la normativa era rispettata all’interno di queste ZPS era una missione speciale ho un mandato dalla Presidenza ,ecco questo è il mio tesserino “ .
“Verificheremo la sua posizione ,intanto ci segua e tenga le mani in alto”.
I tre porcellini felici e contenti si abbracciarono e telefonarono ai loro genitori raccontando tutto quello che era successo,comunicarono l’importante decisione di rimanere a vivere insieme nella casa di mattoni Nonostante tutto era finito bene gli arrivò una denuncia per abusivismo edilizio ma non se ne fecero un cruccio ,ci sono cose peggiori nella vita come ad esempio essere trasformati in salsiccia o prosciutti .
Morale della favola: IL LUPO CATTIVO NON ESISTE …...LE ZPS INVECE SI .














UNA GIORNATA AL MARE

UNA GIORNATA AL MARE DELL ‘ARCHITETTO TACCHETTI
Domenica 5 luglio 2009 .Emanuele Tacchetti giovane e brillante architetto messinese dopo una dura settimana di lavoro,diviso tra direzione lavori in tre cantieri e varie progettazioni,decide di staccare la spina e di recarsi al mare con la famiglia.Sonia la moglie,biologa presso il Policlinico Universitario di Messina e i due figli Mario di 13 anni e Silvana di 15 anni non vedono l’ora di tuffarsi nelle gelide acque dello Stretto e seduti comodamente sulla Tuareg color nocciola,incitano il conducente ad aumentare la velocità .”Emanuele sei il solito lumacone vai più forte ,altrimenti non troveremo posto sulla spiaggia ,ricorda che oggi è domenica e mezza Messina si spinge verso la riviera nord”.Serafico come sempre e pragmatico nel D.N.A. l’architetto rivolto verso la moglie :”Cara se vedi bene ci sono le segnalazioni della presenza dell’autovelox che ci impongono la velocità da mantenere sotto i 50 chilometri orari ,per cui sii paziente che tra pochi minuto arriviamo “.La fila in prossimità dell’Hard effettivamente non preannuncia un regolare scorrimento veicolare e questo fa infuriare anche la figlia che inveisce contro il padre:”Te l’avevamo detto ,che dovevamo partire alle otto,ma tu testone come sempre dovevi uscire in bicicletta con i tuoi amici,quel viscido dell’ingegnere Picchi e quel lardoso del farmacista Lucci a scalare le quattro Masse “.L’architetto si gira e rivolto verso la figlia :”Signorina educazione e rispetto soprattutto verso le persone che hai menzionato,ricorda che sono amici miei intimi e soci del Club del Cormorano e della Velina ,di cui io sono presidente onorario ,ed ora basta altrimenti torno verso casa “.Tra discussioni e musi lunghi ,ormai il traguardo è vicino ed all’altezza della farmacia Baratta il S.U.V svolta verso destra ed imbocca la stradina privata che scende verso la spiaggia.Mentre cerca un posteggio vicino ad altre auto,intravede il collega Vittorio Gallina che si trova in visita dai suoi cugini residenti in zona e lo saluta con
grande entusiasmo :Ehi Vittorio come va ? A proposito ricordati di portarmi la Variante giovedì al mio studio ,che gli diamo un’occhiata “ .Vittorio ricambia il saluto ed imbronciato gli dice:” Oggi è domenica per favore non parliamo di lavoro,ci risentiamo dopo “.La famiglia Tacchetti scende dalla macchina e zig zagando tra le barche riesce finalmente a trovare una posizione ottimale accanto al moletto e quando l’architetto sta per sistemare l’ombrellone ,una pallonata alla velocità di 100 km orari lo colpisce in testa facendogli cadere gli occhiali sopra un castello di sabbia che un bambino aveva finito da costruire da pochi secondi .E mentre il castello si sbriciola in men che si dica, una gigantesca e pittoresca mamma che assomiglia ad un tonno pescato dalla Victor si avvicina al professionista e gli sferra un calcio nei cosiddetti,facendolo urlare come Achab quando infiocinò la balena Moby Dick .Fortunatamente un medico che si trovava nelle vicinanze interviene per alleviare i dolori del povero disgraziato ed una volta accertatosi che tutto è rientrato nella normalità,riprende la posizione acanto alla fidanzata sul bagnasciuga .Tacchetti prende pinne e maschera e prima di avventurarsi nei fondali santagatesi dice alla moglie:” Cara faccio una capatina sotto gli scogli vediamo se trovo delle conchiglie da regalare a tua mamma o dei coralli “.E impavido come sempre simile ad un dio del mare, mentre sta per indossare una pinna, il destino ( non molto benevolo verso l’architetto) va a piazzare un vecchio chiodo arrugginito proprio sotto la pianta del suo delicato piede.Il contatto con il chiodo e la sua intrusione nella carne è così rapido e doloroso,che un altro urlo squarcia il silenzio che incontrastato domina la spiaggia e dintorni .Stavolta l ‘urlo è di una intensità maggiore ed andando a scartabellare indietro nella storia ricorda quello accorato di re Priamo quando Achille gli uccise il figlio Ettore sotto le mura di Troia. Ancora una volta il medico interviene ,gli estrae il chiodo,gli pratica una iniezione di antitetanica e con accuratezza lo benda .”Ecco ora è a posto architetto può mettersi la pinna, a proposito le comunico che io vado via verso le 14,00 quindi si regoli se ha bisogno ,altrimenti le dò il biglietto da visita “.Il Tacchetti non si scompone,lui ne ha passate di cotte e di crude e dei piccoli contrattempi non ostacoleranno di certo la sua escursione sottomarina .Finalmente riesce ad entrare in acqua e quando sta per dire :”E’ fatta nulla può ferm….” Ed ecco che una pagaia di un’incauto canottiere solitario lo colpisce in testa lasciandolo esanime sull’acqua.Il medico che assiste alla scena si getta in acqua e con delle poderose bracciate lo raggiunge,lo porta a riva e gli pratica una respirazione bocca a bocca.Dopo dieci minuti,il tempo che il nostro eroe si riprende e sta per rigettarsi in mare ,interviene il medico che gli dice:”Aspetti evitiamo altre disgrazie lo accompagno al largo con la mia barca stia tranquillo,si rilassi,faccio tutto io “.E così l’architetto graziato per ben tre volte ,finalmente riesce a raggiungere i suoi agognati fondali.In spiaggia tutto procede tranquillo ,il figlio dell’architetto arroccato come un granchio sopra uno scoglio con la canna da pesca attende il passaggio di qualche pesce kamikaze, la figlia sopra il materassino ascolta la musica della buonanima di Michael Jackson mentre la moglie sulla sdraio,con un succinto bikini e baciata dal sole di luglio,legge appassionatamente il nuovo romanzo di Jodi Picoult.
Dal marsupio dell’architetto un trillo insistente di cellulare ,disturba la quiete della signora Sonia che decide di rispondere:”Pronto ? Chi è ? “ –“signora scusi se disturbo,desideravo parlare con l’architetto Tacchetti “Dica pure a me sono la moglie.lui al momento non è presente ,sta nuotando “
“Ascolti sono il dottore Eugenio Civile ho lo studio in via dei Mille e desideravo comunicare a suo marito che dall’Ecografia del 30 giugno ho riscontrato un grosso calcolo alla cistifellea,però è necessario che lui venga urgentemente per un’ulteriore analisi perché ho riscontrato dei valori che non rientrano nella norma,non dimentichi di dirgli che ho telefonato mi raccomando ,buongiorno”.L’architetto esce dall’acqua e sorridendo consegna una conchiglia meravigliosa alla moglie.Sonia è una donna molto bella,affascinante esperta di relazioni sociali ed organizzatrice di tornei di burraco ,ma ha un piccolo difetto ,è talmente presa da se stessa che non da molto importanza a quello che riguarda suo marito,anzi è solita dimenticare le comunicazioni o le telefonate da riferire e il più delle volte,distratta ( come stavolta ) distorce il contenuto di quello che le viene detto.”Caro ha telefonato il Genio Civile riguardo un calcolo che hai presentato il 30 giugno e ha detto che devi andare urgentemente in via dei Mille perché qualcosa non andava bene,mi è sembrato di capire che c’è stato un errore in questo benedetto calcolo “.Tacchetti cambia colore in viso,ed è visibilmente alterato , ha il tempo di levarsi le pinne e di gettare la maschera incautamente sopra il nuovo castello costruito dal bambino con tanto amore, e mentre le mura e le torri lentamente si dissolvono sotto l’azione della risacca ,ancora una volta la solita Mamma lo riprende a calci nei soliti luoghi non protetti.E mentre il medico per la quarta volta lo soccorre con la professionalità che lo contraddistingue ,con un filo di voce il paziente disteso con la faccia in aria ha la forza di emettere le ultime parole a suggello di una calda e movimentata giornata estiva :”Porca della miseria non solo ho avuto una giornata funesta ci mancava pure che il calcolo presentato il 30 giugno al Genio Civile ,prima dell’entrata della nuova normativa sismica non andasse a buon fine.Che scalogna nera !
Che tranquilla e meravigliosa domenica di luglio .
































Come ti risolvo il problema dell'evasione fiscale con FACEBOOK

QUANDO FACEBOOK SI RIVELA UN BOOMERANG ovvero com ti risolvo l’evasione fiscale nel web
Racconto breve a carattere sociale
E’ un pomeriggio di febbraio e dentro il palazzo tutto scorre tranquillo.L’imperatore è nel suo salone preferito circondato da valletti e giocolieri che lo intrattengono mentre splendide ragazze lo circondano lanciandogli sguardi ammiccanti e carezzandolo delicatamente come fosse un cucciolo di yorkshire.Nel cortile sottostante,zampilli di acqua coreografici fuoriescono da fontane michelangiolesche mentre essenze vegetali delle più svariate e pregiate con piante e fiori profumati posizionati lungo i portici ricordano i giardini pensili di Babilonia che accolse Alessandro Magno nel lontano 331 a.c..Nel silenzio e nella pace più assoluta mentre i ritmi seguono la loro sequenza temporale così come previsto dal protocollo di corte e l’aria si impregna di fragranti essenze profumate,un rumore di passi disturba la magica atmosfera che aleggia intorno.I passi ora aumentano di velocità e le suole continuano a disturbare il meraviglioso pavimento in marmo di Carrara.L’uomo attraversa un corridoio chilometrico mentre sulle pareti quadri di Rubens e Caravaggio osservano di soppiatto lo strano individuo che con una borsa sottobraccio cammina trafelato.La luce solare sfolgorante come non mai,giunge prepotente all’interno dell’immenso palazzo reale da ampie finestre i cui infissi sono stati realizzati con residui lignei del mitico cavallo di Troia reperti scovati dagli archeologi personali di Silvio I° l’Unico e Onnipotente.Il gran ciambellano seduto su di un tappeto di fattura tunisina,a pochi metri di fronte la porta lo ferma e dice :”Mi scusi signore chi devo annunciare ?”
Dica che sono Tremonti in ministro dell’Economia ho urgenza di parlare con sua Maesta “.Il gran ciambellano entra in punta di piedi e avvicinandosi al trono sussurra :”Maesta fuori c’è un ministro Tre………L’imperatore alquanto stizzito allontana la ragazza che siede sulle sue gambe e dice :”Non ho capito un piffero,è un ministro o sono tre …non ho molto tempo da perdere sia chiaro gran Mogol”.Il grasso uomo di rimando risponde :”Maestà sono ciambellano non Mogol……comunque è Tremonti il ministro”.L’imperatore si ricompone e concede il suo assenso” Consento che il ministro mi disturbi vada e lo faccia entrare “.Il ministro accompagnato da paggetti part –time entra nel salone di 10.000 metri quadrati e si avvicina al grande sovrano
“Maestà ho avuto un’idea fantastica ed ho risolto il problema dell’evasione fiscale”.Dal trono Lui lo guarda sott’occhio e puntandogli l’indice dice:” Hai dieci minuti per espormi il tutto,alla scadenza se non riuscirai a finire ti darò in pasto ai coccodrilli“,poi prende una clessidra la gira e la appoggia sul bracciolo del trono interamente in oro zecchino,( il secondo al mondo,il primo fu quello in cui Serse I°di Persia si sedette per assistere alla battaglia di Salamina nel 23 settembre 480 a.c. contro i Greci )
“Allora lei ha sentito parlare di facebook ?”
“Cos’è l’ultimo modello di Rolex ?
“Ma no facebook è una piattaforma sociale sul web che serve a connettersi con tutti gli utenti di internet è di interagire con chiunque ne abbia voglia..diciamo che è una specie di grande fratello dove tutti parlano,scrivono quello che gli passa per la testa,una grande fantasmagorica vetrina
senza leggi e regole .Comunque senta cosa ho combinato.Mi sono iscritto con un nome fasullo ho inserito alcuni dati a casaccio ho messo una foto di un mio cugino e poi ho creato un gruppo che ho chiamato “tutti quelli che non hanno mai pagato le tasse e sono riusciti a farla franca”. Pensi che dopo alcuni giorni si sono iscritti oltre 250.000 persone.Le ho catalogate ho preso nomi indirizzi e tutti gli elementi necessari è li ho schedati al Ministero.I miei collaboratori stanno già inviando ispettori in tutta Italia,riusciremo a colmare il deficit statale e diventeremo il primo stato europeo.Li ho fregati questi evasori ora li staneremo dai loro nascondigli”.Raggiante come nei grandi momenti di gloria in cui sconfisse in tempi diversi ben sette leader della sinistra e per ultimo Soru in Sardegna,l’imperatore alzandosi dal trono ed avvicinandosi al timorante Ministro lo prende per un braccio e gli dice:” Bravo tu sei un uomo come pochi,geniale,intelligente e caparbio.Quando diventerò papa ovviamente dopo la presidenza della repubblica che sarà imminente,ti nominerò cardinale con poteri speciali e ti affiderò il tesoro del Vaticano e infine ti farò raffigurare in una immaginetta accanto a me,un trequarti direi a sinistra poco sopra la mia aureola.Ora va che sono stanco e devo organizzare la puntata di stasera di Matrix senza quel voltagabbana di Mentana,orsù vai e prenditi quelle tre letterine distese sul divano,svagati anche tu lo meriti e tieni le chiavi della dependance di Arcore”……aspetta prendi una scatola di Viagra potrà esserti utile.
E mentre il ministro Tremonti abbracciato alle tre letterine usciva raggiante e felice (come quando ebbe l’idea della social card)da Palazzo Reale,pregustandosi una serata con i fiocchi,nel resto del povero paese Italia tutto continuava a procedere come sempre cioè a scatafascio .

22 febbraio 2009










IL SUPERSTITE


Ti prego ascoltami attentamente e non interrompermi,non lasciarti ingannare dal mio aspetto non ho colpa di quello che sono diventato,io non sono uno di quelli del tuo gruppo di coloro che hanno in mano il destino di tanta gente ignara di cosa l’aspetta,io ho vissuto e conosco quello che c’è nel “dopo” ma fammi parlare ora e ti spiegherò ogni cosa nei dettagli .Dove mi trovo non ne ho la più pallida idea l’unica cosa che posso dirti è che l’aria profuma di un odore intenso e gradevole e il cielo sembra sorridere su un paesaggio statico e lineare disegnato all’interno di un luogo indefinito Quello che appare molto strano in questa località è il fatto che non vi è traccia dello spazio tridimensionale e i suo abitanti svaniscono dopo mezzogiorno . Una somma di anomalie che lascia perplessi e dirotta la logica verso un binario morto. Ma torniamo a noi ,sai non è stato difficile trovarti, è bastato risolvere un algoritmo di Gauss -Jordan e tradurre il suo risultato con un codice binario alla fine mi è stato indicato il tuo nome .Rintracciare il numero telefonico invece è stato più complicato,i pari e i dispari e le innumerevoli combinazioni mi avevano fatto desistere dalla ricerca. Alle volte la scienza ,la matematica ed il metodo statistico combinate tra loro, come vecchie compagne d’infanzia litigano furiosamente e fuse ad altre componenti sconosciute creano il caos più assoluto .E quando ciò accade e la soluzione sembra allontanarsi , interviene il caso a dipanare la matassa ed è proprio lui che mi ha dato una mano per raggiungerti. Ho bisogno di parlarti e tu hai necessità di ascoltarmi senza altra scelta. Chi sono ? Vorrei potertelo dire ma in questo momento è meglio tu non lo sappia perché desidero che tu possa vivere e raccontare agli altri di questo nostro incontro .Il mio nome lo saprai a suo tempo quando la storia riterrà opportuno inserirci nelle pagine della sua antica memoria nell’attesa ti consegno questo libro che contiene all’interno delle parole una chiave d’accesso che dovrai scoprire ,ma ci riuscirai come ci sono riuscito anch’io quando il sole accarezzerà la luna il giorno prima del tuo ventesimo compleanno Può capitare nel corso della vita di arrivare ad un bivio e trovare un nugolo di cartelli che indicano i luoghi o le strade da prendere il segreto è che bisogna fermarsi e sedersi per pochi minuti.Il tempo di capire tra ragione e istinto quale dei due avrà il compito di guidarti prima che giungano le tenebre .Ti sarà consentito un intervallo temporale che durerà poco più della elaborazione di un pensiero e meno di un respiro.E infine la scelta definitiva, da un lato il destino che attende tranquillo il tuo arrivo ,dall’altro lato tu solo e tra le dita la carta da giocare .Un piccolo errore potrebbe essere fatale in alternativa nel caso il dubbio ostacoli la tua scelta potrei consigliarti di ritornare da dove sei venuto e riprendere a marcia indietro la strada che ti ha condotto quaggiù.Semprechè nel frattempo nessuno ne abbia cancellato il tracciato .In qualsiasi caso se l’angoscia dovesse invadere la tua anima non scoraggiarti e ricordati che lassù nell’immensità del cielo stellato l’Orsa Maggiore potrà esserti di grande aiuto nell’indicarti la giusta direzione.Di più non posso dirti ,ho già superato i miei confini e il tempo che mi è stato concesso sta per scadere e poi non vorrei che mi scovassero proprio ora che ho trovato la strada per fuggire dal mio presente Probabilmente ho parlato troppo e ti ho riferito cose che non avrei dovuto svelarti ma una persona speciale come te
meritava di conoscere la verità e sapere cosa l’aspetta dopo .Rischiare la mia seconda vita per venire da te ne è valsa la pena e se io ho avuto un’altra opportunità è giusto che anche tu ne abbia una , questo debito lo avevo con la tua povera mamma ed ora con queste parole che ti ho regalato lo
saldo.Se ci rivedremo mi racconterai com’è andata,ma nel caso ciò non avvenisse ed avrai bisogno di contattarmi ricorda che hai un numero che ti è stato tatuato appena nato sotto la pianta del tuo piede destro .Ti auguro buona fortuna ,sono certo che ne avrai tanto bisogno .
Uno dei superstiti





















































la Genesi

TRATTO dalla BIBBIARLUSCONI

L ‘ opera più ( Gianni ) Letta nel mondo

LA GENESI - Dal libro del Profeta

I L L E G IT T I M O S O S P E T T O

EDIZIONI POVERITALIA

In principio Berlusconi creò il Cielo e la terra , i monti , i Tremonti , i dossi , i Bossi. Poi pensò , in cielo sistemerò i sistemi satellitari , mentre sulla terra tanto per iniziare costruirò Milano 1 , e siccome non ho tempo per richiedere la concessione edilizia più in là , inventerò il condono edilizio e regolarizzerò il tutto.
E fu sera e fu mattina: Primo giorno.
Sempre lui disse :Sia la RAI in mezzo alle acque e separò Santoro, Biagi e Luttazzi dalle acque tranquille dei suoi consiglieri d’amministrazione .
E fu sera e fu mattina : Secondo giorno.
Ancora lui disse : Le acque e la terra sono cose belle ed utili, ma sarà meglio creare CANALE 5 potrebbe portare qualche spicciolo nelle mie tasche potere nel mio immenso essere .
E fu sera e fu mattina : terzo giorno
E chi altri se non lui disse : Ci siano luci nel firmamento del cielo, però potenziamo il sistema elettrico negli studi di mia proprietà ed illuminò a giorno ogni angolo buio di CANALE 5 .E vide che era cosa buona , soprattutto perche’ nel primo pomeriggio arrivarono i primi sponsor .
E fu sera e fu mattina : quarto giorno .
Berlusconi disse: Le acque brulichino di esseri viventi, creò grandi mostri marini ,poi chiamò Confalonieri ed ordinò : Questi mettili da parte in qualche capannone,ne faremo un Kolossal cinematografico . Poi fece le specie alate, ma si rese conto che a lui personalmente non servivano a nulla , allora aguzzò l’ingegno e chiamati i suoi migliori conduttori disse loro : Prendete tutti gli uccelli e inseriteli nei programmi culturali e scientifici , prendete esempio da Piero Angela e vedrete che porteranno altro oro nei nostri forzieri ….pardon nei miei forzieri.
E fu sera e fu mattina,
aveva già la cravatta a pois leggermente macchiata da una cacchetta di gabbiano,quando incazzato ne’ sparo una delle sue :“ Grr..grr.. fate in modo che il libro intitolato” il gabbiano Jonathan Livingstone “ non venga mai pubblicato dalle mie case editrici e soprattutto fate ( se necessario ) le carte false affinche’ nelle mie reti non venga mai trasmesso , fine alla fine del mondo, Il gatto e …grr.. la gabbianella .
Quinto giorno.
Berlusconi disse : La terra produca esseri viventi , soprattutto in maggior numero e lo dico senza interesse alcuno ed ovviamente anche senza “conflitti di interessi “ e lo sottolineo perché l’intera umanità lo sappia una volta per sempre , cantanti, attori, artisti , giornalisti,presentatori, burattini ,
nani e ballerine . Poi disse : facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza , che domini ( dopo di me si intende ) su tutte le bestie ed i rettili che strisciano sulla terra. Si accorse che il tempo stringeva , e che Putin e Blair lo attendevano in anticamera per una gara di barzellette , per cui in quattro e quattr ‘ otto inventò ITALIA 1 e RETE 4 . Poi costrui’ con le sue laboriose mani un uomo, e lo plasmò con impegno e fatica , ed alla fine quando gli apparve ignudo nella sua magnificenza gli disse : “ Ti chiamerò Emilio Fede e sarai il mio uomo di fiducia …beh insomma guardandoti bene come uomo non è che sei venuto granchè , concentriamoci piuttosto sulla fiducia
Ti affiderò la conduzione di un telegiornale che dovrà essere imparziale e non fare riferimento a niente che abbia a che fare con la mia persona ed avrai fortuna e salute ,fino a quando io lo vorrò Ora vai e monta di servizio , su svelto che c’è l’edizione del mattino e finiscila di leccarmi le scarpe perdindirindina.E mentre Emilio stava prostrandosi ai suoi piedi , vide un serpente strisciare sul pavimento di uno studio televisivo e stava per schiacciarlo quando il Capo disse : “ ma cosa fai ,vuoi uccidere questo povero serpente , stupido che non sei altro, allora non hai imparato niente Prendilo , accudiscilo …lo inseriremo nella brochure pubblicitaria di CANALE 5 , vedrai Ne faremo un cavallo di battaglia.
E fu sera e fu mattina : Sesto giorno
Poi creò la donna , la ultimo’ e le diede un nome : “ Ti chiamerò Maria de Filippi “La prese per mano e la porto’ nell’Ufficio di Emilio , al quale disse : “ Siate fecondi e moltiplicatevi “. Emilio terrorizzato, guardò Silvio fisso negli occhi e gli disse : “ Capo ..la ringrazio per avermi dato la vita , per il lavoro, per la fiducia che lei ripone in me , però con tutto il rispetto … con tante belle fanciulle e tutte quelle sventole che girano nelle altre sue televisioni , proprio a me vuole affibiarmi questa . Non si offenda,ma io con questa non mi accoppio ..preferisco farlo con quel comunista di Travaglio . Se , se vuole un consiglio la dia a Costanzo , tanto lui prende di tutto . Così furono portate a compimento tutte le televisioni , furono installati i ripetitori i satelliti si stipularono i contratti con gli sponsor e vennero organizzate le programmazioni. Berlusconi cessò nel settimo giorno ogni suo lavoro , quando sdraiato sulla poltrona , tra se e se disse : “ Porca della miseria , oggi è domenica e non ho ancora escogitato un sistema per fare soldi in questo giorno .E mentre pensava vide il suo maggiordomo che mentre portava un vassoio , palleggiava con abilità con un arancia che veniva calciata verso un salone . Al rumore della vetrata infranta seguì un urlo : “ GOAL “.Fu allora che Berlusconi, acquistò i diritti d’autore dal suo maggiordomo ,che licenziò immediatamente dopo avergli dato 15 lingotti d’oro. Quel pomeriggio creo’ il MILAN lo stadio di S.Siro e per finire inventò anche il pallone.Poi chiamo a raccolta i suoi uomini migliori e disse loro : “ Andate , giocate , fate goal vincete , portate le coppe e stipulate gli abbonamenti per il campionato di serie A …e dimenticavo , la PUBBLICITA’ a bordo campo , mi raccomando a caratteri cubitali.
E mentre passeggiava sorridente ,lungo il viale alberato all’interno della sua villa di Arcore e cantava seguito da Apicella con chitarra al seguito , si ricordo’ di una cosa importante da fare e chiese all’amico : Apicella prestami il cellulare , che devo fare una telefonata , se fai il bravo ti farò presentare il festival della canzone napoletana. DRIN….DRIN....DRIN...... si chi e’?
“ Ciao , scusa se ti disturbo sono Silvio , volevo dirti che questa settimana ,sono stato impegnato a realizzare alcune cosucce e siccome mi hanno dato in appalto la creazione del sistema interplanetario e delle galassie ,e a dirti il vero sono un po’ stanco , volevo chiederti se cortesemente potresti interessartene Tu “
DIO :“ Beh , se proprio non puoi , lo farò io “
Berl. Grazie , sapevo che potevo contare sul tuo aiuto “
DIO “ Tra noi neanche a dirlo “
Berl“ A proposito volevo ricordarti, che è sempre valido l’invito nella mia villa in Costa Smeralda ….. puoi venire quando vuoi “
DIO “ La stessa cosa vale per me, quando vuoi salire , fai uno squillo e ti mando un arcangelo
Berl.“ Ah...ah ..ah .. no,no grazie , sei tanto gentile , ma non disturbarti , preferisco rimanere ancora quaggiu’, ho tanti affari per le mani e per le tasche , a proposito , non perche’ sia interessato , ma il tuo mandato lassu’ quanto scade ?
DIO : ( con sguardo un po’ corrucciato parlando tra se e se ) ….Sarà forse una mia impressione
MA HO UN LEGITTIMO SOSPETTO.

lunedì 6 luglio 2009

LA VESPA ( 50 ) DI TERESA

LA VISPA TERESA ( Luigi Sailer 1865 )

La vispa Teresa avea tra l’erbetta
a volo sorpresa gentil farfalletta
a tutta giuliva stringendola viva
gridava distesa :” L’ho presa! L’ho presa !”
A lei supplicando l’afflitta gridò :
“ vivendo,volando che male ti fo?
Tu si mi fai male stringendomi l’ale !
Deh ! Lasciami anch’io son figlia di Dio ! “
Teresa Pentita ,di colpo arrossì
dischiuse le dita e quella fuggì



LA VESPA ( 50 ) DI TERESA
( Michele Giunta 20 settembre 2008 )


La vespa di Teresa sbandò sull’erbetta
e prese in discesa una gentil farfalletta
esanime a terra più morta che viva
gridava distesa :” L’ho presa! L’ho presa !”
A lei supplicando l’afflitta gridò :
“ Il 118 lo chiami si o no ?
Tu si mi fai male le ruote sull’ale !
Ma dimmi passasti col rosso o mi sbaglio io ! “
Teresa tremando ,di colpo arrossì
bruciò la sua vespa sui monti fuggì

ECONOMIA

( di Michele Giunta rivisitazione della famosa canzone “Anima Mia ” dei cugini di campagna ) ECONOMIA


Andava l’inflazione per la strada
mi vide e come un’ombra mi seguì
coi conti in rosso di chi il mondo sfida
e tiene un correntista con carta SI’


Nel cuore aveva un volo di cambiali
ma un colpo di chi ha perso CAB e ABI .
Negli occhi la paura del mio fido
Come un ragazzo sempre lo pagai


La notte la busta paga sul mio petto
Sentivo il doppio quinto su di me
E poi mi dava i calci dentro il letto
C’è ancora per dieci anni e sono assai


Economia torna a casa tua
Ti aspetterò dovessi odiare la scopertura
Economia torna alla Banca tua
C’è un conto aperto come hai lasciato tu.
Avrei soltanto voglia di sapere ( Non inflazionarmi )
Che fine ha fatto il direttore dell’OK ( Non diffidarmi )
Si sente ancora il MITBEL nella notte
Se ha sciolto le sue azioni oppure no

A MEZZANOTTE VA LA RONDA DEL DISPIACERE

A MEZZANOTTE VA LA RONDA DEL DISPIACERE E NELL’OSCURITA’ UN’OGNUNO VUOL COLPIRE ( vicenda virtualmente attuale)
Notte fonda nella piccola cittadina di provincia Vallesotto nell’Italia settentrionale.Da un locale il “Piccolo Maiale Grigio” escono sorridenti due ragazzi di appena vent’anni,sono Rodrigo e Laura una coppia di fidanzatini che hanno appena finito di festeggiare il loro primo anno d’amore.Si tengono per mano e lentamente si dirigono verso l’ingresso della Metropolitana,è abbastanza tardi ed è l’ora di rincasare il pericolo potrebbe essere dietro l’angolo d’altronde i manifesti affissi dal sindaco Mariotti parlano chiaro “ogni cittadino per motivi di ordine pubblico,e prima dello scoccare della mezzanotte deve trovarsi in casa pena la fustigazione davanti al municipio ogni prima domenica del mese”.Stanno per attraversare la strada quando dalla curva sbuca un fuoristrada che punta i fari verso di loro,pochi secondi di accelerazione per percorrere alcune centinaia di metri poi una brusca frenata che li fa sobbalzare.Si aprono le portiere e scendono quattro balordi incappucciati con dei giravite tra le mani,il loro passo e svelto e non c’è anima viva nel raggio di un chilometro,questo non fa presagire nulla di buono loro e il terrore si dipinge sui visi dei due ragazzi che si stringono tra loro come due passerotti impauriti.Uno dei quattro parla :”Seguiteci e non fate scherzi andiamo laggiù nel parco vicino l’aiuola a fare un giochetto “e intanto il ragazzo viene colpito con pugni e calci e trascinato a forza da due del gruppetto che ridono a crepapelle.La ragazza viene presa con la forza e gettata per terra,e mentre Rodrigo viene legato con del filo di ferro alla panchina si fa il tocco per decidere chi inizierà per primo.Quando sta per iniziare lo schifoso rito qualcosa distoglie i quattro balordi che ora si girano nervosamente,arrivano delle voci che squarciano il silenzio della notte,si sentono parecchi passi che giungono da laggiù
ma cosa succede? Da via Cimabue giunge un gruppo di venti energumeni con mazze da baseball che indossano divise color nero catrame sul petto una scritta a caratteri bianchi “Brigate Pazze “.I quattro restano impietriti e distolgono l’attenzione sulla ragazza.Le Brigate Pazze hanno già visualizzato la scena e stanno per intervenire quando altri passi ed altre voci dalla parte opposta prendono vita da via S.Provolino.Un gruppo di quindici persone con la testa rasata indossano maglioni rossi a collo alto e sulla fronte una bandana porta una scritta inquietante “Ronda Anomala”.I due gruppi confluiscono sulla piazza e si guardano tra loro in cagnesco come fossero i tifosi di due squadre avversarie.Si rumoreggia,la tensione si fa palpabile quando da un’altra strada e precisamente da Corso Papaleo giunge un terzo e fortunatamente ultimo gruppo costituito da quindici ragazze con dei Kimono rosa e delle mascherine sugli occhi
indossano cinture su cui è scritto “Monelle vagabonde incazzate”.Ora la situazione è in preda alla confusione ,i tre leader parlano tra loro,si discute animatamente,si cerca di stabilire la competenza territoriale.E’ necessario decidere chi deve intervenire a reprimere quanto sta accadendo a pochi metri sul prato,ogni minuto può essere fatale.
Leo Capilli leader B.P.:”Signori per favore andate via ci pensiamo noi,qualche colpetto assestato sul collo e li stendiamo poi li leghiamo per i piedi e con l’auto li trasciniamo per tutta la circonvallazione,e poi non per dire,ma questa è zona nostra………l’ultima riunione di un mese fa mi sembra abbia chiarito la suddivisione dei quadranti operativi”
Matteo Carogna leader R.A.”ma che dici amico,c’è stata una rettifica mi sembra il lunedì seguente,tu non eri presente
nel protocollo d’intesa all’articolo 2 peraltro firmato dal generale Acciso dice chiaramente che l’incrocio e il parco è zona nostra dunque via smammate che dobbiamo lavorare
Luana Chiappetta leader M.V.I.” Non per contraddirvi a entrambi ma siete dei fanfaroni.Il ministro Lara Cannacorta
Ha inserito delle clausole precise e ricordo che fino al fiume tutta la cittadina lato ovest è nostra dunque lasciate a noi la palla…….altrimenti .
Nel mezzo della contesa verbale uno dei delinquenti si rivolge timidamente verso Matteo Carogna e chiede:”Scusi ehm nel frattempo potrei iniziare sa c’è freddo e la temperatura si è abbassata“Il leader delle Brigate Nere,incazzato risponde con una voce simile a Platinette:”Pazientate pure voi non vedete che dobbiamo discutere dei confini ?
L’atmosfera diventa incandescente,i toni sempre più accesi e gli animi si infiammano,sembra di assistere ad un dibattito parlamentare.Le mazze iniziano a roteare e in pochi minuti le parole si trasformano in fatti e i fatti in calci di karate,in pugni,schiaffoni e morsi sulle orecchie ,e colpi proibiti su parti proibite e urla,pianti e sangue che schizza dappertutto.E’ una rissa in piena regola,che ovviamente si svolge senza regole,sono botte da orbi,tentativi maldestri di strangolamento con cinture di kimono,denti rotti che volano sulla piazza,rotule ed avambracci fatturati.E mentre la rissa sfugge alle logiche dei compromessi nel prato accanto a pochi metri i quattro delinquenti approfittano della bagarre per compiere il loro gesto scellerato,tanto nessuno interverrà a salvare la povera ragazza .Solo l’intervento delle volanti della polizia e dei carabinieri porrà fine all’assurda mega scazzottata che sia mai avvenuta nella tranquilla città di Vallesotto.Tutte le ronde verranno ammanettate e fatte salire sui cellulari che si dirigeranno di gran corsa verso il penitenziario fuori città.E mentre tutto torna tranquillo (!)e la quiete riprende il dominio sulla città addormentata un altro abominevole stupro è stato già compiuto senza che nessuno sia riuscito ad impedirlo.