martedì 7 luglio 2009

UNA GIORNATA AL MARE

UNA GIORNATA AL MARE DELL ‘ARCHITETTO TACCHETTI
Domenica 5 luglio 2009 .Emanuele Tacchetti giovane e brillante architetto messinese dopo una dura settimana di lavoro,diviso tra direzione lavori in tre cantieri e varie progettazioni,decide di staccare la spina e di recarsi al mare con la famiglia.Sonia la moglie,biologa presso il Policlinico Universitario di Messina e i due figli Mario di 13 anni e Silvana di 15 anni non vedono l’ora di tuffarsi nelle gelide acque dello Stretto e seduti comodamente sulla Tuareg color nocciola,incitano il conducente ad aumentare la velocità .”Emanuele sei il solito lumacone vai più forte ,altrimenti non troveremo posto sulla spiaggia ,ricorda che oggi è domenica e mezza Messina si spinge verso la riviera nord”.Serafico come sempre e pragmatico nel D.N.A. l’architetto rivolto verso la moglie :”Cara se vedi bene ci sono le segnalazioni della presenza dell’autovelox che ci impongono la velocità da mantenere sotto i 50 chilometri orari ,per cui sii paziente che tra pochi minuto arriviamo “.La fila in prossimità dell’Hard effettivamente non preannuncia un regolare scorrimento veicolare e questo fa infuriare anche la figlia che inveisce contro il padre:”Te l’avevamo detto ,che dovevamo partire alle otto,ma tu testone come sempre dovevi uscire in bicicletta con i tuoi amici,quel viscido dell’ingegnere Picchi e quel lardoso del farmacista Lucci a scalare le quattro Masse “.L’architetto si gira e rivolto verso la figlia :”Signorina educazione e rispetto soprattutto verso le persone che hai menzionato,ricorda che sono amici miei intimi e soci del Club del Cormorano e della Velina ,di cui io sono presidente onorario ,ed ora basta altrimenti torno verso casa “.Tra discussioni e musi lunghi ,ormai il traguardo è vicino ed all’altezza della farmacia Baratta il S.U.V svolta verso destra ed imbocca la stradina privata che scende verso la spiaggia.Mentre cerca un posteggio vicino ad altre auto,intravede il collega Vittorio Gallina che si trova in visita dai suoi cugini residenti in zona e lo saluta con
grande entusiasmo :Ehi Vittorio come va ? A proposito ricordati di portarmi la Variante giovedì al mio studio ,che gli diamo un’occhiata “ .Vittorio ricambia il saluto ed imbronciato gli dice:” Oggi è domenica per favore non parliamo di lavoro,ci risentiamo dopo “.La famiglia Tacchetti scende dalla macchina e zig zagando tra le barche riesce finalmente a trovare una posizione ottimale accanto al moletto e quando l’architetto sta per sistemare l’ombrellone ,una pallonata alla velocità di 100 km orari lo colpisce in testa facendogli cadere gli occhiali sopra un castello di sabbia che un bambino aveva finito da costruire da pochi secondi .E mentre il castello si sbriciola in men che si dica, una gigantesca e pittoresca mamma che assomiglia ad un tonno pescato dalla Victor si avvicina al professionista e gli sferra un calcio nei cosiddetti,facendolo urlare come Achab quando infiocinò la balena Moby Dick .Fortunatamente un medico che si trovava nelle vicinanze interviene per alleviare i dolori del povero disgraziato ed una volta accertatosi che tutto è rientrato nella normalità,riprende la posizione acanto alla fidanzata sul bagnasciuga .Tacchetti prende pinne e maschera e prima di avventurarsi nei fondali santagatesi dice alla moglie:” Cara faccio una capatina sotto gli scogli vediamo se trovo delle conchiglie da regalare a tua mamma o dei coralli “.E impavido come sempre simile ad un dio del mare, mentre sta per indossare una pinna, il destino ( non molto benevolo verso l’architetto) va a piazzare un vecchio chiodo arrugginito proprio sotto la pianta del suo delicato piede.Il contatto con il chiodo e la sua intrusione nella carne è così rapido e doloroso,che un altro urlo squarcia il silenzio che incontrastato domina la spiaggia e dintorni .Stavolta l ‘urlo è di una intensità maggiore ed andando a scartabellare indietro nella storia ricorda quello accorato di re Priamo quando Achille gli uccise il figlio Ettore sotto le mura di Troia. Ancora una volta il medico interviene ,gli estrae il chiodo,gli pratica una iniezione di antitetanica e con accuratezza lo benda .”Ecco ora è a posto architetto può mettersi la pinna, a proposito le comunico che io vado via verso le 14,00 quindi si regoli se ha bisogno ,altrimenti le dò il biglietto da visita “.Il Tacchetti non si scompone,lui ne ha passate di cotte e di crude e dei piccoli contrattempi non ostacoleranno di certo la sua escursione sottomarina .Finalmente riesce ad entrare in acqua e quando sta per dire :”E’ fatta nulla può ferm….” Ed ecco che una pagaia di un’incauto canottiere solitario lo colpisce in testa lasciandolo esanime sull’acqua.Il medico che assiste alla scena si getta in acqua e con delle poderose bracciate lo raggiunge,lo porta a riva e gli pratica una respirazione bocca a bocca.Dopo dieci minuti,il tempo che il nostro eroe si riprende e sta per rigettarsi in mare ,interviene il medico che gli dice:”Aspetti evitiamo altre disgrazie lo accompagno al largo con la mia barca stia tranquillo,si rilassi,faccio tutto io “.E così l’architetto graziato per ben tre volte ,finalmente riesce a raggiungere i suoi agognati fondali.In spiaggia tutto procede tranquillo ,il figlio dell’architetto arroccato come un granchio sopra uno scoglio con la canna da pesca attende il passaggio di qualche pesce kamikaze, la figlia sopra il materassino ascolta la musica della buonanima di Michael Jackson mentre la moglie sulla sdraio,con un succinto bikini e baciata dal sole di luglio,legge appassionatamente il nuovo romanzo di Jodi Picoult.
Dal marsupio dell’architetto un trillo insistente di cellulare ,disturba la quiete della signora Sonia che decide di rispondere:”Pronto ? Chi è ? “ –“signora scusi se disturbo,desideravo parlare con l’architetto Tacchetti “Dica pure a me sono la moglie.lui al momento non è presente ,sta nuotando “
“Ascolti sono il dottore Eugenio Civile ho lo studio in via dei Mille e desideravo comunicare a suo marito che dall’Ecografia del 30 giugno ho riscontrato un grosso calcolo alla cistifellea,però è necessario che lui venga urgentemente per un’ulteriore analisi perché ho riscontrato dei valori che non rientrano nella norma,non dimentichi di dirgli che ho telefonato mi raccomando ,buongiorno”.L’architetto esce dall’acqua e sorridendo consegna una conchiglia meravigliosa alla moglie.Sonia è una donna molto bella,affascinante esperta di relazioni sociali ed organizzatrice di tornei di burraco ,ma ha un piccolo difetto ,è talmente presa da se stessa che non da molto importanza a quello che riguarda suo marito,anzi è solita dimenticare le comunicazioni o le telefonate da riferire e il più delle volte,distratta ( come stavolta ) distorce il contenuto di quello che le viene detto.”Caro ha telefonato il Genio Civile riguardo un calcolo che hai presentato il 30 giugno e ha detto che devi andare urgentemente in via dei Mille perché qualcosa non andava bene,mi è sembrato di capire che c’è stato un errore in questo benedetto calcolo “.Tacchetti cambia colore in viso,ed è visibilmente alterato , ha il tempo di levarsi le pinne e di gettare la maschera incautamente sopra il nuovo castello costruito dal bambino con tanto amore, e mentre le mura e le torri lentamente si dissolvono sotto l’azione della risacca ,ancora una volta la solita Mamma lo riprende a calci nei soliti luoghi non protetti.E mentre il medico per la quarta volta lo soccorre con la professionalità che lo contraddistingue ,con un filo di voce il paziente disteso con la faccia in aria ha la forza di emettere le ultime parole a suggello di una calda e movimentata giornata estiva :”Porca della miseria non solo ho avuto una giornata funesta ci mancava pure che il calcolo presentato il 30 giugno al Genio Civile ,prima dell’entrata della nuova normativa sismica non andasse a buon fine.Che scalogna nera !
Che tranquilla e meravigliosa domenica di luglio .























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