sabato 28 agosto 2010

La leva poligonistica della Soprintendenza Classe '58


Dedicato all’amico architetto Nino Romeo dirigente emerito della Soprintendenza di Messina ,verso il quale nutro una simpatia ed una stima profonda da oltre 25 anni .E mi scuserà se ho trafugato una foto mentre spara al poligono di tiro e mi ha dato lo spunto per questa canzoncina che gli dedico .

La Leva Poligonistica della Soprintendenza Classe ’58
Sole sul tetto della Soprintendenza sul Boccetta,
sole che batte sulla scrivania dell’architetto e terra
e polvere da sparo e poi cartucce nuove.
Nino cammina che sembra un uomo,
con la semiautomatica dal calcio duro,
ex celerino e il caricatore pieno di proiettili.
Ma Nino non aver paura a sbagliare un tiro alla pistola,
non è mica da questi particolari che si giudica un architetto,
un architetto lo vedi dal progetto, dall’affarismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti progetti vedrai di edifici
che non sono stati approvati mai
ed hanno appeso il nulla osta a qualche tipo di muro
e adesso ridono dentro a un archivio,
e sono tutelati da dieci anni
con una autorizzazione che non hanno amato mai.
Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.
Nino capì fin dal primo momento,
Nino Romeo sembrava contento
e allora mise il proiettile dentro il caricatore
e sparò più veloce del vento.
Prese un bersaglio che sembrava stregato,
accanto al mirino rimaneva incollato,
entrò nell’area, tirò senza guardare
ed il soprintendente lo fece passare.
Ma Nino non aver paura di sbagliare un tiro con la pistola,
non è mica da questi particolari che si giudica un architetto,
un tiratore lo vedi dal coraggio, dalla mira e dalla Beretta mia.
Il precario si farà, anche se ha le spalle strette,
questo altro anno si prorogherà con la legge numero sette.



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