lunedì 19 novembre 2012

IL PONTE CINESE MESSINESE



I cinesi, ormai in maniera chiara ed inequivocabile, vogliono proprio il ponte sullo Stretto ed hanno posto una condizione, noi ve lo realizziamo ma tutti i pesci che passano sullo stretto devono diventare “sushi per i nostri  prelibati piatti,mentre dalle nostre parti  l’unico che “suscia” ( che significa “soffia” in dialetto siciliano ) è l’impetuoso scirocco che nasce  da sud – est. Addirittura il popolo giallo è pronto anche a finanziare i trasporti centro-sud e a garantire 6500  posti di lavoro una volta avviati i  cantieri. Inoltre vogliono che  sul Ponte, lungo le corsie d’emergenza vengano realizzati 6500 bazar gestiti da 6500 precari “cinesi”tutti  in fila per 6 con il resto di …...  
Altra notizia è che "China Comunication Construction Company”, colosso industriale che di ponti se ne intende ha realizzato il più lungo al mondo, quello di Huagzhou(36 Km) e quello di Su Tong Yangtze (32 Km), ha in mente altri progetti, oltre il ponte. Il  ponte sullo Stretto fa gola anche al Fondo sovrano cinese ( e mi sa che noi diverremo loro ”sudditi” )  e alla Developement Bank of China ( da fare invidia alle nostre banche che a confronto sono banchette da 4 soldi ). Nei 31 anni da che se ne progetta la realizzazione, solo su carta, il Ponte è già costato 600 milioni di euro. E adesso arrivano i cinesi. Dopo i pomodorini di Pachino…arrivano i pomodoroni di Pechino,dunque passeremo inevitabilmente da un periodo indubbiamente “nero” in tutti i sensi ….ad un periodo esclusivamente “giallo “.
Dalla nostra redazione pechino – messinese è tutto per stasera

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