venerdì 11 giugno 2010

UN GIORNO QUALUNQUE divagazioni essenziali


UN GIORNO QUALUNQUE -Divagazioni essenziali

Un giorno trascorso e poi ?
Un’ altro ancora,forse uguale ed identico al precedente o probabilmente asimettrico a quello che sorgerà domani.
Immagini incorniciate in uno spazio figlio delle stagioni, e basta avvicinarsi ad esse ai loro contorni fumosi,alle linee che zigzagano dietro il vetro,per annusare quei profumi e l’essenza più intima ,che sono svaniti assieme alla nostra perduta infanzia.
E’ un discorso semplice che ricorda i fiori di zagara e i sapori di un’estate siciliana vissuta sulla spiaggia e accanto ad una scogliera.La risacca del mare ed il brusio dei bagnanti,l’odore accattivante dell’abbronzante e la musica di una radio a transistor ed accanto a loro i nostri sogni ,le fantasie rimaste sospese sugli ombrelloni ,la sabbia cocente e le risate di noi bambini .
Sono sensazioni essenziali che sbucano dalla memoria e si proiettano rapide nel presente,una parabola che rappresenta e disegna il senso delle cose che conosciamo e anche quelle che ancora ci restano da scoprire.
Spazi e frammenti che camminano sui contorni dei meridiani e sfuggono alle logiche umane indecifrabili ,diventando ingredienti insipidi di quella vita che spesso e ingrata nei confronti di chi le ha dato fiducia .
E’solo questione di prospettiva,tutto dipende dalla posizione dello sguardo e dai colori e dalle tinte che riusciamo a comporre nella tavolozza del nostro essere,siamo inconsapevoli artisti della nostra vita ma nessuno ha avuto il coraggio di dircelo o forse hanno volutamente omesso questo particolare per non intimorirci.
Si gioca una partita delicata con carte decisamente sconosciute ,che si muovono su un tavolino traballante.Il gioco segue le solite logiche della fatalità, mentre le dita sono percorse dal tremore provocate dalla solita inquietudine.
Ma ora che le cose appaiono chiare ed abbiamo conquistato la vetta della montagna più alta che sorge sulla coscienza ,abbiamo il dovere di resuscitare quella particella infinitesimale da cui è iniziato tutto e che gravita attorno alle sensazioni sopite .
E’ assolutamente indispensabile e prioritario farlo al più presto,se non vogliamo che
il prodotto dei nostri sforzi ,la speranza,la volontà,la memoria,l’energia vitale e tutto quello che abbiamo acquisito,con i giusti meriti non vada a finire al macero tra i rifiuti .
Sono semplici frazioni del tempo questi strani ed insulsi giorni ,accodati in una interminabile fila indiana che si snoda attraverso i misteriosi cunicoli della nostra anima,vagano come se si fossero perduti e cercano la via d’uscita.
E se si fosse intromessa l’indifferenza per non farci trovare questa via d’uscita ?
Forse esiste un passaggio segreto segnato nelle sbiadite mappe che ci hanno tramandato i nostri antenati,coloro che hanno già attraversato le strade cancellate dal passato , i pionieri del pensiero che si è evoluto in un lento divenire sino ad arrivare a noi, i nuovi custodi della conoscenza e di quelle strutture dinamiche che costituiscono l’ossatura portante della nostra piccola ed importante esistenza .
Oggi un nuovo giorno giunge con l’alba ,ed un caldo sole di giugno accarezza le nubi padroni assolute di un cielo luminoso attraversato da un gruppo di allegri gabbiani.
Un mare increspato dal vento dello stretto saluta il giorno.
Ed anch’io curioso gli vado incontro……

1 commento:

  1. Immagini incorniciate in uno spazio figlio delle stagioni....

    Mic, mi raccomando, non cambiare fornitore!

    ChaoLin LinGiù

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