Quassù sdraiato sul mio balcone di fronte il meraviglioso stretto di Messina ,mentre osservo il mare esso mi appare come una grande distesa di qualcosa che sovrasta il mio pensiero.Mentre sorseggio un the alla pesca ( ma non pesco ) con la pancia denudata tendente al flaccido mi sovviene un'immagine letteraria.Il mare rappresenta il deserto ed io mi sento come il tenente Drogo ( vedi il romanzo il deserto dei Tartari )dentro la fortezza Bastiani che attende l'attacco di un nemico che non arriverà mai.Telefono al mio medico e gli racconto questo che sto descrivendo a voi ,lui essendo un vero amico mi sussurra:"Stai tranquillo Mic passerà anche questo torrido agosto e settembre porterà frescura e gioia nel tuo cuore,non affligere ulteriormente la tua anima già oppressa ".Io ringrazio e mentre sto per salutarlo lui da grande professionista qual'è mi dice:" A proposito nel caso dovessero attaccarti ricorda di levare la sicura dal fucile".L'ho sempre detto a tutti che è un grande medico.
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