FLUSSI E RIFLUSSI DI AGOSTO appunti sul transito di autoveicoli in un giorno di agosto dell’Estate mitica del 2009
Non divaghiamo come siamo soliti fare e puntiamo subito al nocciolo del problema anche se dire il vero più che un problema rimane un dilemma. Siamo nella giornata del 16 agosto che cade di domenica ed oggi nel calendario si festeggia S. Stefano di Ungheria.Il caldo inutile dirlo ci ha ridotto allo stremo ed ogni notte prima di coricarmi mi reco sul balcone di casa mia ed invoco con danze indiane e canti apache l’arrivo della pioggia, ma invano anche perché nel giornaletto di Tex che ho sul comodino manca proprio la pagina in cui erano riportate le frasi decisive che avrebbero fatto scatenare il diluvio, pazienza .Alle ore 18,00 circa decidiamo con la mia consorte di andare a prendere suocera e cognata che risiedono all’Annunziata per fare una passeggiata a Piazza Duomo dove si svolge un concerto organizzato dall’amministrazione comunale.”Dieci minuti d’auto e siamo li da voi “ chiudo il cellulare e mi immetto sulla panoramica in direzione Messina in un battibaleno arrivo ( penso incautamente ).Superata di pochi metri la galleria Bosurgi mi trovo in mezzo ad una interminabile fila di macchine che procedono a passo d’uomo ( o meglio di anziano con problemi di deambulazione ) e una leggera ansia si impossessa di me .Non capisco da dove arrivino e soprattutto dove vadano ma la curiosità è troppo grande ed apro il finestrino che lascia sfuggire l’aria condizionata accumulata per chiedere ad un signore con famiglia a seguito :”Mi scusi buon uomo ma voi da dove venite se è lecito sapere e sempre se non sono indiscreto dove andate ?”
Il tizio sorridendo mi risponde :” Noi siamo quelli del 15 agosto il famoso gruppo “Chiddi da Vara “ siamo reduci della processione di sabato,abbiamo anche tirato la fune ed ora torniamo dal mare siamo circa 800 autovetture ed ora andiamo tutti a Castanea a mangiare i Pitoni che fai ti unisci a noi ? Esterrefatto ringrazio chiudo il finestrino e proseguo per pochi metri e nonostante il sole sia andato già da un pezzo sono in preda a strane visioni,davanti a me sul cofano di una Fiat mi sembra di intravedere Molonia con la bandiera che agitandola come un ossesso incita i guidatori delle macchine ad andare avanti ripetendo il fotogramma del giorno precedente quando urlando ai quattro venti sulla immensa struttura della Vara con gesti e frasi d’occasione dirette verso i tiratori li esortava a riprendere il cammino che ormai la via I° settembre è già vicina e bisogna organizzare la virata. Poco prima dell’Edicola accanto alla pasticceria Calascione giro su me stesso e ritorno verso nord ,ridiscendo dal torrente Pace e mi immetto( ahime ) sulla litoranea anch’essa pullulante di auto gremite di gente,sperando sempre di potere arrivare almeno alla Madonnina dell’Annunziata.Anche da queste parti la musica non cambia ,transito lento come il battito del cuore di un pettirosso ed inesorabilmente stressante.La curiosità è purtroppo un tarlo che mi rode ed anche lungo questa strada mi affianco ad un grasso signore con gentile signora a fianco con i piedi nudi macchiati di catrame appoggiati con classe sul cruscotto e chiedo :”Scusi ma voi da dove venite e dove andate se è lecito ?”.L’educazione a Messina non manca di certo ed anche questo mio simpatico concittadino mi risponde:”Noi siamo quelli del 17 agosto “ .Sbalordito rispondo.Scusi ma il 17 agosto è domani oggi siamoli 16 almeno credo”.E lui sempre pimpante con la risposta pronta.”Noi caro signore siamo quelli del 17 agosto i fruitori dei lidi ,delle spiagge della zona Nord ,di Capo Peloro e siccome sappiamo che in questo periodo in strada non si transita abbiamo deciso furbamente di rientrare un giorno prima così freghiamo tutti quelli che ci aspettano domani ha capito ? Ed ora stiamo andando in fiera che è l’ultimo giorno utile e a mezzanotte ci vediamo i giochi d’artificio che fa viene con noi ? “. Mentre riprendo il mio cammino ed dopo tre quarti d’ora di paziente guida finalmente giungo nei pressi del museo regionale dove mi attendono suocera e cognata ,insieme ci avviamo verso il centro .E mentre le donne in macchina confabulano tra loro io come sempre assorto dai miei pensieri filosofici che conducono solo all’ennesimo intrippamento cerebrale rimugino come Aristotele tra me e me “ Quindi facendo i conti e cercando di dare un senso a questi flussi veicolari se la fila di sopra era quella dei reduci del 15 agosto e quella di sotto dei bagnanti del 17 agosto vuoi vedere che tra questa interminabile fila dia automezzi l’unico stronzo che ha deciso di uscire il 16 agosto sono io ?
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